Alunni con bisogni educativi speciali

 Linee guida per una didattica inclusiva

Il progetto educativo della Scuola non poteva non farsi carico delle politiche di inclusione e promozione degli alunni più deboli. A tale proposito si è ritenuto fondamentale fare proprie le linee guida emanate dal Ministero della Pubblica Istruzione.

 

Il concetto di bisogno educativo speciale si basa infatti su una visione olistica della persona con riferimento al modello bio-psico-sociale dell’ ICF (International Classification of Functioning, Disability and Health) fondato sul profilo di funzionamento del soggetto e sull’analisi del contesto, come definito dall’ OMS nel 2002.

Secondo le direttive ministeriali più recenti (D.M. 27/12/2012 e C.M. 8/2013) l’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. Anche nelle nostre classi ci sono infatti alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di motivi:

 

  1. alunni in situazione di disabilità (legge 104/1992);
  2. alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (legge 170/2010);
  • alunni con altri disturbi evolutivi specifici non esplicitati nella L. 170/2010 ma che danno diritto ad usufruire delle stesse misure ivi previste (disturbi del linguaggio o delle aree non verbali);
  • alunni con deficit da disturbo dell’attenzione e dell’iperattività ( ADHD – Attention Deficit Hyperactivity Disorder);
  • funzionamento cognitivo limite;
  1. alunni in situazione di svantaggio socio-economico, linguistico e culturale.

 

L’attenzione si sposta quindi dalle procedure di certificazione alla rilevazione e analisi dei bisogni degli alunni, estendendo a tutti coloro che ne abbiano necessità il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento. A tale proposito quindi -affinché ogni studente possa percorrere un cammino formativo che renda agito non solo il diritto all’accesso ma il risultato, in base alla rimozione degli ostacoli- la scuola si è attivata per definire, nelle sue finalità e nei suoi obiettivi strategici, quanto segue:

 

Finalità

  1. definire pratiche condivise in tema di accoglienza e inclusione,
  2. facilitare l’ingresso di tutti gli alunni, con particolare riferimento agli alunni H e con BES nel sistema scolastico e sociale;
  3. realizzare l’inclusione, sviluppando le abilità sociali e comunicative dell’alunno;
  4. promuovere iniziative di collaborazione tra scuola, famiglie, reti di scuole, comuni, enti e associazioni territoriali, AUSL;
  5. rimuovere gli ostacoli alla piena inclusione di tutti gli alunni.

 

Obiettivi

  1. Mettere la persona al centro dell’azione didattica per conoscere l’alunno anche dal punto di vista socio-affettivo oltre che cognitivo;
  2. Includere e riconoscere i bisogni di tutti gli studenti e cercare strategie idonee a sollecitare l’attenzione e la partecipazione (didattica laboratoriale, socio-affettività, convivenza civile) per creare apprendimento significativo e per evitare la dispersione scolastica;
  3. Considerare fondamentale la relazione educativa;
  4. Promuovere la dimensione comunitaria e sociale dell’apprendimento;
  5. Condividere le linee metodologiche e i presupposti pedagogici con tutto il personale educativo;
  6. Valorizzare le risorse di ognuno, anche le competenze non formali;
  7. Riconoscere i diversi bisogni e le differenze individuali, dando risposte diverse a domande diverse, curando la dimensione della personalizzazione dell’insegnamento, promuovendo clima di classe e partecipazione attiva alle proposte educative – formative, adeguando in itinere la programmazione per aree disciplinari, in chiave multi e pluri-disciplinare.
  8. Porgere attenzione al curricolo didattico nella dimensione verticale e orizzontale, partendo dalla scuola dell’infanzia sino al completamento del primo obbligo scolastico.

 

Strategie di intervento

 

Relativamente agli interventi per la rimozione degli ostacoli per gli alunni con BES, il nostro Istituto porgerà attenzione a:

 

  1. Elaborare un percorso personalizzato per gli alunni con BES, nel rispetto dell’autonomia decisionale dei Team docente e consigli di intersezione/interclasse e classe (redazione del PDP che serva come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti e abbia la funzione di documentare alle famiglie le strategie programmate);
  2. Presa in carico da parte di tutti gli insegnanti della documentazione clinica presentata e/o delle motivate considerazioni di carattere psico-pedagogico e didattico per favorire una conoscenza ottimale di tutti gli alunni BES (anche a carattere temporaneo), affinché sia possibile attivare strumenti compensativi e misure dispensative come previsto dalla Legge 170 a cui fanno riferimento le recenti direttive ministeriali.